Stati Uniti, la Camera ha finalmente approvato il divieto sull’utilizzo delle armi d’assalto in America. La misura cadrà al Senato?
Giornata storica per gli Stati Uniti d’America: la Camera ha finalmente approvato – alla luce delle frequenti stragi in Usa – il divieto sulle armi d’assalto. Sono stati 217 i voti a favore mentre 213 quelli contrari: uno scarto piuttosto misero.
Sono stati soltanto due i Repubblicani si sono aggiunti ai Democratici nel voto. Il provvedimento riguarda i tipi di fucili Ar-15, protagonisti della maggior parte delle stragi di massa avvenuti all’interno delle scuole americane. Secondo la speaker Pelosi, si tratta di un “passaggio cruciale“.
Si tratta di una svolta nella storia americana. La democrazia ha approvato una legge che stabilisce il diveto d’utilizzo di armi d’assalto e da guerra. Tra le stragi più efferate in cui è stato impiegato questo tipo di fucile, ricordiamo la strage di Uvalde, in cui persero tragicamente la vita bambini e insegnanti.
La legge cadrà al Senato?
La legge però potrebbe essere destinata a cadere al Senato. Difatti, i Repubblicani hanno un’opinione unanime nel non voler limitare la vendita di armi d’assalto. In merito alla questione, la Speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha parlato dell’approvazione del divieto, descrivendolo come un “passaggio cruciale nel contrastare la violenza delle armi”.
Già in precedenza, nel 1994, la maggioranza democratica guidata da Bill Clinton aveva approvato una legge simile. Per 10 anni erano stati messi al bando tutti i fucili fuorilegge e le armi d’assalto. Grazie alla misura introdotta da Clinton, in America il numero degli omicidi e dei massacri di massa era diminuito.
Ma la misura decadde presto, quando nel 2004 la maggioranza repubblicana accolse le richieste delle lobby delle armi. Dopo l’approvazione, Joe Biden ha dichiarato: “La maggior parte del popolo americano è d’accordo con questa azione di buon senso”. Poi, riferendosi al Senato: “Lo invito a muoversi rapidamente per firmare la legge e portarla alla mia scrivania”.
In tutto questo, la lobby delle armi si sta già scagliando contro al provvedimento. La National Rifle Association (Nra) ha criticato la Camera per il voto. Ha definito il provvedimento in questione “un attacco contro la libertà e i diritti civili degli americani che rispettano la legge”. Sono queste le parole che si leggono in un Tweet.